Sanluri
Sanluri, un incantevole borgo abbracciato dalla placida piana del Medio Campidano e accarezzato dalle acque del fiume Mannu, racconta la sua storia tra le mura medievali del centro storico. Al di fuori di questi antichi confini, le strade si dipanano come un elegante ventaglio. Nei documenti antichi, il nome di Sanluri appare come "Sellori", un richiamo alla sua eterna fecondità granifera, una forma accorciata di "logu de su lori", che significa "territorio del grano". Oggi, il suo nome attuale è una testimonianza di omaggio al suo ex patrono, san Lorenzo.
Affascinante borgo medievale cuore pulsante di grandezza e magnificenza
La vera epopea di questo borgo inizia nel Medioevo, nutrita dalla generosa terra che lo circonda e dalla sua posizione strategica. A partire dal 1300, Sanluri si ergeva come un baluardo fortificato al confine tra i potenti giudicati di Cagliari e d'Arborea.
Il cuore del villaggio originario batteva intorno al maestoso castello, l'unico ancora abitabile in Sardegna, noto come il Castello di Eleonora d'Arborea, anche se è incerto se la celebre giudicessa abbia mai risieduto lì. Questa sontuosa struttura, costituita da quattro imponenti torri connesse da possenti mura, sorse tra il XII e il XIV secolo. Pietro IV d'Aragona, conscio dell'importanza di questo luogo, lo fece rinforzare in appena 27 giorni, poiché stava per diventare il teatro di uno scontro epico e decisivo tra l'esercito spagnolo e le forze giudicali sarde nel 1409.
Ogni due anni, a fine giugno, Sanluri ricorda questo storico evento attraverso una rievocazione che trasporta gli abitanti e i visitatori indietro nel tempo. In seguito alla Battaglia, gli spagnoli conquistarono definitivamente questa possente fortezza, espandendola ulteriormente. Nel 1920, dopo essere passata di mano tra vari feudatari, la tenuta divenne proprietà dei Villasanta. Nel 1927, il generale Nino Villasanta trasformò la fortezza in un magnifico museo chiamato "Duca d'Aosta", dove i visitatori possono rivivere le sensazioni della vita medievale e rinascimentale. Attraverso le stanze del generale, le sale Gondi, le stanze della caccia e delle regine, il salotto napoleonico e il salone delle milizie, gli ospiti possono immergersi nella storia. Due sale museali custodiscono cimeli e documenti delle guerre mondiali e delle campagne in Africa, mentre una terza sala presenta una straordinaria collezione di 400 opere di cera. Una quarta sala svela il quartiere feudale.
Il Museo etnografico dei Cappuccini, situato nel convento dei francescani, è un altro sito molto interessante da visitare. Qui sono conservati arredi sacri e documenti d'archivio che raccontano i quattrocento anni di storia della comunità monastica in Sardegna.
La parrocchiale di Nostra Signora delle Grazie è un simbolo religioso, costruita alla fine del XVIII secolo su una preesistente chiesa del XIV secolo, che un tempo era una cattedrale. All'interno di questa chiesa, gli occhi degli visitatori possono riposare su un magnifico retablo medievale dedicato a sant'Anna, creato nel 1576 dal Maestro di Sanluri. Tra le altre chiese di interesse, ci sono quelle medievali di San Pietro e San Rocco, la prima parrocchiale di San Lorenzo con un soffitto ligneo decorato con teste di leoni e draghi, e San Martino, aperta per la sagra dell'11 novembre. Verso la fine di settembre, la Festa del Borgo riporta in vita l'atmosfera storica del paese.
Quanto a tradizioni enogastronomiche, Sanluri è famosa per il suo "civraxu", un prelibato pane di farina di grano duro. Il museo dedicato al pane e alla panificazione del civraxu svela le antiche tecniche di produzione del pane nelle civiltà passate e le tradizioni culinarie ancora vive in questo affascinante angolo della Sardegna.