Collinas

Collinas, 09020 (Medio Campidano)

Situato tra le incantevoli colline della Marmilla, Collinas, abitato fin dai tempi più antichi, ospita una comunità di 900 abitanti. Questo caratteristico paese, immerso tra le ombre degli imponenti lecci e i campi di grano e viti che donano vita al paesaggio circostante, è un luogo carico di storia e tradizione.

Paese storico tra eleganti colline, boschi suggestivi e numerose testimonianze nuragiche

Chiesa di San Michele Arcangelo

In passato noto come Forru, nel 1863, per iniziativa di Giovanni Battista Tuveri, giurista, filosofo e parlamentare che in quel tempo guidava il paese come sindaco, il nome fu cambiato in Collinas. Questo cambiamento, a detta dello stesso Tuveri, fu adottato per risolvere la confusione postale con il vicino paese di Villanovaforru, ispirandosi agli eleganti rilievi che circondano il paese. 

Oggi Collinas è noto per il suo centro storico e per il suo decoro oltre che per i tanti eventi tradizionali. Di particolare richiamo, oltre alle feste patronali, ci sono gli eventi estivi e quelli di “Collinas paese di presepi”, che culminano con il presepe vivente in lingua sarda il pomeriggio del giorno dell’Epifania.

Il territorio che circonda l’abitato storico è un tesoro di testimonianze di epoche passate, con tombe prenuragiche come Sedda de Sa Caudela, un sito funerario concepito per custodire numerose sepolture, insieme a nuraghi come il Nuraghe Concali e altri complessi nuragici che punteggiano il paesaggio della Giara di Collinas, anche nota col nome di Pranu Mannu e Pranu Picciu.
Tra le splendide chiese del centro abitato, spicca la Chiesa di San Rocco, Santo cui la Comunità storicamente si votò in più occasioni per avere protezione dalle pestilenze. La Chiesa di San Sebastiano, che si suppone essere la prima parrocchiale, è un altro tesoro storico del paese. Ogni fine gennaio, si celebra il Santo con un tradizionale falò accompagnato da una degustazione di formaggi, vini e dolci. A metà maggio, la Festa di Sant'Isidoro si svolge con una solenne processione, in cui i trattori addobbati accompagnano il Santo in processione in luogo di cavalli e buoi, retaggio del loro impiego nel lavoro dei campi e per i quali si chiedeva la protezione del Santo. I colori e le forme degli abiti tradizionali, i fiori della primavera e l’entusiasmo della Comunità, fanno di questa festa per un raccolto propizio un appuntamento da non perdere.

A soli tre chilometri dal borgo, in una valle verdeggianti di pioppi, olivastri e lentischi, si erge la chiesetta campestre di Santa Maria Angiargia, una chiesa intrisa di storia e carissima agli abitanti di Collinas, costruita probabilmente nel XII secolo. Nei dintorni del santuario si possono ammirare numerosi resti di antiche strutture di diverse epoche. A un centinaio di metri si trovano una probabile antica cisterna e una fonte di epoca romana, "Su Angiu" (il bagno), alta due metri, con gradini che conducono al fondo e nicchie sulle pareti. La leggenda narra che un contadino sprofondò con il suo carro nel terreno esattamente dove sorge ora la fonte. Dopo numerosi tentativi da parte di diverse persone, il carro fu finalmente estratto, rivelando la sorgente del pozzo. In una delle nicchie si trovava un simulacro della Madonna, che fu trasportato sul carro. Tuttavia, il giogo del carro rifiutò di avanzare e si diresse invece verso il bosco, come se fosse la volontà stessa di Maria. Nel bosco, la comunità eresse il tempio di Santa Maria Angiargia. La festa in suo onore, celebrata all'inizio di settembre, è la più importante di Collinas: una celebrazione incantata che richiama l'essenza di questa terra tanto suggestiva quanto antica.

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