Tuili
Dalle pittoresche strade di Tuili, un piccolo borgo di circa 1000 abitanti situato nel cuore della Marmilla, puoi intraprendere un viaggio alla scoperta del Parco della Giara, un paesaggio naturale senza eguali. L’area della Giara che appartiene al territorio di Tuili comprende la sua palude più estesa, Pauli Majori, e la vetta più maestosa, Zepparedda, che si innalza a 609 metri sul livello del mare.
Affascinante borgo celebre per i suoi enigmatici frammenti del passato
Immergiti in un mondo di meraviglie naturali mentre esplori la flora e la fauna uniche del luogo attraverso sentieri naturalistici che rispettano l'armonia dell'ambiente circostante. La Giara è un vero scrigno di verde, dove antichi boschi di sughere e lecci si fondono con la maquis mediterranea, ulivi secolari, prati e paludi. Oltre agli affascinanti cavalli selvatici, qui potrai incrociare donnole, lepri, martore, volpi e maestosi rapaci tra cui astore, falco pellegrino e poiana. I Pauli, oasi paludose, costituiscono un prezioso habitat per specie invertebrate che si sono evolute nel corso di duecento milioni di anni.
Non molto lontano, lungo il costone ai piedi della Giara, si trovano ulivi secolari che punteggiano il paesaggio circostante. Questa terra è ricca di siti archeologici, con reperti antichi custoditi con cura nel Museo Archeologico Nazionale di Cagliari. A Santa Elisa, puoi persino visitare un'officina per la lavorazione dell'ossidiana, mentre a Nuridda si trovano i resti fenicio-punici e a Santa Elisabetta un affascinante insediamento romano.
Nel cuore del borgo, troverai un autentico gioiello: il Parco Sardegna in Miniatura, dove potrai intraprendere un viaggio attraverso l'isola e la sua storia, tra nuraghi e dinosauri, tutto in una rilassante passeggiata.
Perdersi tra le strade del centro storico di Tuili è un'esperienza unica, dove dimore signorili e case contadine a corte si alternano. Queste abitazioni sono spesso caratterizzate da maestosi portali risalenti alla fine del XIX secolo, sormontati dagli stemmi delle nobili casate sarde.
Attraverso i suggestivi vicoli del borgo, due eleganti edifici neoclassici, Villa Pitzalis e Villa Asquer, emergono con maestosità. Villa Asquer ospita i Musei dell'Olivo e dell'Olio, dove immagini d'epoca, racconti e strumenti da lavoro raccontano la storia millenaria dell'olivicoltura, insieme a una collezione di strumenti musicali sardi, con un posto d'onore riservato alle launeddas.
Un altro gioiello di Tuili è la chiesa parrocchiale dedicata a San Pietro Apostolo, un esempio di architettura gotico-catalana consacrato nel 1489. La facciata è caratterizzata da un coronamento a doppia inflessione, e il campanile si erge maestoso sulla sinistra, con un cupolino su tamburo ottagonale. All'interno, la navata unica svela tre cappelle per lato, tutte voltate a botte, tranne la terza a sinistra, con una volta stellata decorata con gemme pendenti, che costituisce un prezioso residuo dell'originale impianto quattrocentesco. La chiesa custodisce pregevoli opere marmoree, tra cui la balaustra del presbiterio, un pulpito barocco del 1783 e un sontuoso altare maggiore tardo-barocco risalente al 1800, realizzato in marmo bianco con intricati intarsi e raffinati bassorilievi. La prima cappella a destra ospita dal 1800 l'imponente retablo del Maestro di Castelsardo (o di San Pietro), un capolavoro della pittura rinascimentale sarda alto cinque metri e largo tre e mezzo. Quest'opera splendida raffigura episodi delle vite di San Pietro Apostolo, di Cristo e della Madonna, accompagnati da numerosi santi. Nella chiesa troverai anche il retablo della Pentecoste, datato 1534, e un organo diatonico del Mancini risalente al 1756.
Nella zona di Santa Luisa, la chiesetta sulla Giara ti attende con la sua aura di antica spiritualità, mentre in periferia, la chiesa di Sant'Antonio Abate, costruita alla fine del XVI secolo in stile spagnolo coloniale, è un'altra gemma da esplorare. La festa in onore di Sant'Antonio Abate, che si tiene alla fine di luglio, è l'evento principale del paese, un'occasione per immergersi nella tradizione e nella cultura locali.