Segariu

Segariu, 09040 (Medio Campidano)

Segariu, un incantevole borgo agricolo sospeso tra la dolce sinuosità del rio Pardu, si erge con eleganza nella parte nord-occidentale della pittoresca Marmilla, abbracciato dalle maestose colline Trexenta. Questa gemma sarda trova la sua dimora in una valle accogliente che si apre gentilmente verso occidente, offrendoci lo spettacolo sereno del Flumini Mannu che scorre placido.

Incantevole villaggio tra meraviglie naturali e prelibatezze gastronomiche

Segariu

Il comune fa parte dell'Associazione nazionale delle Città della Terra Cruda, nata per promuovere il recupero delle tradizioni e del patrimonio edilizio, naturalistico, artistico e storico delle comunità. Il suo nome evoca un'atmosfera d'altri tempi, con l'interpretazione prevalente che suggerisce "S'Ega 'e Riu" in sardo campidanese, ovvero "La valle acquitrinosa del fiume." Questo nome è un omaggio al suo pittoresco posizionamento sulla sponda sinistra della valle formata dal melodioso rio Lanessi, affluente del Flumini Mannu, nella terra di Furtei.

Segariu, incastonato in una pianura fertile, trova la sua prosperità principalmente grazie all'agricoltura e all'allevamento. Qui il turismo si rivela un'esperienza autentica, dove gli ospiti possono immergersi nella bellezza naturale, assaporare i prodotti locali genuini e partire per affascinanti escursioni alla scoperta dell'entroterra.

La storia di Segariu è una sinfonia di insediamenti umani che risalgono al Paleolitico, un'epoca in cui la terra conservava ancora i segreti degli antichi abitanti. Nel Medioevo, il borgo faceva parte del prestigioso Giudicato di Càralis e della curatoria della Trexenta. Dopo i mutamenti storici, divenne parte del Giudicato di Arborea e successivamente del Comune di Pisa. Le rovine dell'antico maniero Sa Moba 'e Casteddu, eretto su una collina troncoconica nelle vicinanze, raccontano di un'epoca gloriosa.

Nel corso dei secoli, Segariu ha subito alti e bassi, ma ha sempre trovato la forza di risorgere. Nel 1678, venne riscattato dal fisco regio, ritornando nelle mani della comunità. Le testimonianze storiche della cristianità persistono attraverso due delle sette chiese originarie: la maestosa chiesa parrocchiale di San Giorgio, eretta con amore nel corso dei secoli, e la graziosa chiesa campestre di Sant'Antonio di Padova, sussurrando storie di fede e devozione nei venti del tempo.

Una visita a Segariu è un viaggio nell'anima autentica della regione, un'opportunità per esplorare diverse culture che, intrecciandosi, tessono un affascinante racconto storico. Tra le numerose meraviglie da scoprire, il nuraghe di Sant’Antonio cattura lo sguardo con il suo inusuale connubio tra preistoria e medioevo, trovando rifugio accanto alla romanica chiesa omonima. La chiesa di San Sebastiano, con la sua architettura complessa, racconta invece una storia di evoluzione attraverso i secoli.

Per gli amanti dell'arrampicata, Segariu offre itinerari dedicati, invitando sia i novizi che gli esperti a sperimentare l'emozione di questa attività dinamica.

Ogni anno, il 24 aprile, Segariu si risveglia in una festa vibrante in onore di San Giorgio Martire, il suo patrono. Riti religiosi e manifestazioni civili, curati dal comitato, dalla parrocchia e dalle prioresse, adornano il borgo con la recita del rosario, la solenne messa e una processione che percorre le strade del paese. Manifestazioni folkloristiche e musicali aggiungono un tocco di magia a questa celebrazione unica.

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